È una partita a scacchi quella che devono giocare. L’ospedale è la scacchiera, il tempo è limitato. Una sola notte per scoprire chi le vuole uccidere e in che pasticcio si sono cacciate. Cinzia e Michela non hanno scelta, i ruoli sono stati assegnati, devono lottare.
La trama: Cinzia e Michela sono amiche da una vita. Una sera, di ritorno dalla discoteca, investono una ragazza. La vittima ha l’arteria femorale recisa e ben poche speranze di cavarsela, ma Michela, che è un paramedico, riesce a compiere il miracolo. In ospedale, però, la situazione si complica. Medici e polizia non hanno dubbi: la ferita non è stata causata dall’incidente, ma la ragazza è stata pugnalata. Mentre Michela sceglie di restare al capezzale della ragazza, per essere certa che sopravviva, Cinzia, spinta da un’insana curiosità, decide di indagare da sola e torna sul luogo dell’incidente. Questo è solo l’inizio di una folle notte, che potrebbe travolgere le loro vite. Mentre un ignoto assassino si aggira per l’ospedale, mietendo nuove vittime, Cinzia segue le tracce della ragazza che hanno investito, cercando di scoprire da dove sia arrivata. Entrambe sono solo pedine in un’immensa scacchiera. E quella che stanno giocando è una partita con la morte. Perché qualcuno sta combattendo per salvare la propria vita e qualcun altro è disposto a usare ogni mezzo pur di vincere. Anche loro dovranno decidere da che parte stare, perché c’è un solo modo per riuscire a sopravvivere: vincere la partita.
I bianchi e i neri, bisogna scegliere. Ma chi sono i buoni? Chi sono i giocatori, soprattutto. Le pedine? Cinzia è una torre, lo sa. Quello è il ruolo che le è stato assegnato. E la torre ha un compito essenziale, più di qualunque altra pedina: difendere il suo re. Arroccare, se necessario, prendere il suo posto. Esporsi per lui. Un ruolo facile da accettare, perché il suo re è speciale. Chiunque se ne renderebbe conto. È pronta a difenderlo con la sua stessa vita, e forse è proprio a questo che si arriverà.