Chi è che lo sta spiando? Cosa vuole da lui? Un ragazzo solo, una telecamera puntata su di lui. Un ignoto assassino che sembra deciso a eliminare chiunque gli sia vicino. Qual è il suo piano, perché lo sta facendo?
La trama: Asil ha dodici anni, è scappato di casa e vive in una fatiscente baracca, derubando la gente in modi fantasiosi. In realtà la sua non è una gran fuga: la madre, con cui non va d’accordo, sa benissimo dov’è, ma si è stufata di andarlo a riprendere ed è decisa ad aspettare che sia lui a tornare da solo. Asil è fiero della sua indipendenza e sopporta ogni disagio, finché un giorno scopre che nella sua baracca è stata messa una telecamera che lo inquadra giorno e notte. Rabbioso, insulta lo sconosciuto che lo spia, e che lui considera un pervertito, ma ben presto diventa schiavo della telecamera, mettendosi a fare lunghi monologhi con quell’interlocutore silenzioso. Questo strano gioco porta a imprevedibili conseguenze: mentre la sua carriera di ladro sta andando a rotoli, un ignoto assassino inizia a mietere vittime tra chi gli è più vicino. Chi c’è all’altro lato della telecamera, un folle maniaco o la sua unica speranza di salvezza?
Un thriller insolito, pieno di sorprese. Una storia corale, più che mai attuale. Un’ipotetica situazione in cui chiunque potrebbe trovarsi, prima o poi (assassino a parte, spero).