Un assassino efficiente, che fa sparire le sue vittime senza lasciare alcuna traccia. Una giovane coppia che involontariamente è testimone di un massacro. I loro fratelli che si coalizzano per salvarli. Ma non è facile trovare un assassino se non si conosce neanche il nome della vittima. Lui, invece, li conosce tutti e quattro molto bene.
La trama: Vittoria è una vera sportiva, abituata a vincere, a lottare. Ha un solo handicap: la sorellastra Lara. Non potrebbero essere più diverse, la notte e il giorno. Lara sa solo combinare guai e ciò si ripercuote su di lei. Come girare un film porno, servendosi del suo nome. Peggio ancora, assistere a un omicidio, vedere in faccia l’assassino. Ed è Vittoria a essere in pericolo, perché il killer è convinto che sia lei la testimone. Un assassino molto efficiente, deciso a cancellare ogni minima traccia dei suoi crimini. Non è facile contrastarlo, perché Vittoria non ha idea di chi sia stato ucciso, e non lo sa neppure Lara. Ciò che conta è restare in vita, difendersi. Lei in questo non ha rivali, ma stavolta ha un peso morto appresso. Anzi tre, perché oltre a Lara deve accollarsi l’incombenza di proteggere due fratelli, nelle loro stesse condizioni. Mentre il pericolo si fa sempre più pressante e le mosse dell’assassino più violente, Vittoria deve anche appianare le divergenze con la sorella, ma soprattutto accettare il fatto di essersi innamorata.
Un thriller incentrato sui fratelli: lo sono i quattro protagonisti e neanche l’assassino è solo. Sui complessi rapporti familiari che li legano, sul senso di appartenenza alla stessa famiglia, che va oltre rancori e dispetti. Perché riuscendo a superare le apparenze si può scoprire che in realtà sono i più forti l’anello debole. E chi mai aveva dato affidamento può diventare la carta vincente.
La costruzione è insolita, perché l’unico modo di scoprire l’assassino è capire chi sia la vittima. Un’impresa all’apparenza disperata, perché ogni traccia è stata cancellata. Come stanno per essere cancellati loro, uno dopo l’altro.