Gisella è scettica per natura, a certe cose non riesce più a credere. Che possa esistere la fatina dei denti la considera un’assurdità. Anche se nel paese da cui provengono i suoi nonni certe leggende esistono ancora. Sta per scoprire se la magia c’è davvero oppure no.
La trama: C’è una strana leggenda, nel paesino dove Gisella e sua nonna sono andate in vacanza. Una leggenda assurda, a cui lei si rifiuta di credere. Si narra, infatti, che seppellendo i denti da latte in un luogo speciale questi si trasformeranno in fate. Cose antiche, perché nessuno usa più quel cimitero da decenni. Quando però le capita l’irreparabile, ovvero le cade quell’ultimo dente, sua nonna la convince a onorare la tradizione. Con suo grande stupore il miracolo accade, ma ben presto rischia di trasformarsi in tragedia. Perché le leggende hanno scordato di tramandare un particolare, ovvero la ragione per cui nessuno usa più il cimitero: la fata generata avrà le sembianze del bambino che ha seppellito il dente e ogni lato del suo carattere sarà amplificato all’eccesso. E Gisella, è la prima ad ammetterlo, sa essere odiosa e pestifera, irosa e vendicativa.
Gisella sa di non essere un tipo amabile. È irritante, scontrosa, egoista, ma questi per lei sono pregi, non difetti. E se potesse esistere qualcuno ancora più indisponente di lei? Che danni potrebbe combinare, anche se fosse alto solo una decina di centimetri?