È un grande dono, ma anche la più terribile delle maledizioni. Chiunque abbia abitato all’Emerald Village non potrà mai più morire. Nessun male verrà curato, la vecchiaia non sarà sconfitta, solo la morte sarà preclusa. Forse è questa la ragione per cui gli appartamenti sono quasi tutti sfitti e gli affitti bassissimi?
La trama: C’è chi vorrebbe morire, ma non può. Questo è il caso di Monica, che si è trasferita all’Emerald. C’è chi vorrebbe vivere e ci riesce, come Chata, che preferisce la sua misera esistenza al nulla. C’è chi vorrebbe solo che il dolore cessasse, in un modo o nell’altro, come Edoardo. Poi c’è chi chiede di sapere la verità, come Nicola. Scoprire perché chiunque abbia vissuto all’Emerald non possa più morire. Fuggire è inutile, non c’è salvezza. Può sembrare un dono, ma è una maledizione. Non cura l’invecchiamento, neppure le malattie, impedisce solo di trovare la pace. Quei palazzi un tempo eleganti ora sembrano abbandonati, ma chi abita al loro interno? Quattro improbabili alleati – una segretaria, una prostituta, un pensionato e un ex-detenuto – decidono di scoprirlo.
Un’indagine nella propria casa. In quel luogo che in realtà non conoscono. Tra vicini che non escono mai di casa e che non hanno mai visto. Un’indagine nell’orrore. Un tuffo nel passato, nel tentativo di scoprire come tutto ha avuto inizio. Fino a ricostruire la storia di Anna Rey, l’architetto che ha progettato il complesso, e del misterioso Emerald, che lo ha eletto a sua dimora.