Ha ucciso, ma nessuno saprà mai il perché. Quello resterà il suo segreto. Ora ha pagato il suo debito con la società, può ricominciare. Deve occuparsi di una vecchia, farle da badante. Ma la sua casa ha tante porte. Troppe. Porte che nascondono il silenzio. Potrebbe iniziare di nuovo, un’altra volta.

La trama: Il silenzio può essere terribile, Maria lo sa bene. Può nascondere qualunque pericolo. Può spingere a uccidere. Lei non riesce a liberarsene, neppure ora che è stata scarcerata. Ha trovato un nuovo lavoro, potrebbe condurre una vita normale, ma il silenzio è la sua ossessione. Come le porte, che possono nascondere l’orrore. Le porte che racchiudono quel maledetto silenzio. Nella nuova casa ce ne sono tante, per quante ne apra ce ne sono altre ancora. È un palazzo immenso, un tempo era chiamata la Casa della Musica, ma ormai il silenzio ne ha preso possesso. Sa che potrebbe succedere ancora, trasformarsi di nuovo in un’assassina. Solo Livia potrebbe aiutarla, ma è vecchia e stanca, ormai prossima alla fine. Eppure conosce il suo segreto, sa cos’è il silenzio e come si potrebbe fermare. Sa come salvarla.

Maria e Livia, due donne completamente diverse, eppure il loro passato è fin troppo simile. Questo Maria non lo sa, non sospetta che quel lavoro potrebbe avere un secondo fine. Livia è perspicace, anche troppo, pare sappia leggerle dentro. E se sapesse tutto? Ogni cosa? Anche cosa l’ha spinta a diventare un’assassina?