Lei vuole nascondere a tutti di essere una femmina. Lui invece vuole nascondere di essere morto. Sono solo due bambini, ma il segreto che li lega potrebbe condannarli in eterno.
La trama: In seguito al divorzio dei genitori, la parigina Andrea viene mandata in Italia da zia Anais, una bizzarra artista. Andrea, undici anni, fa di tutto per sembrare un maschio e Zia Anaïs, convinta che chiunque debba essere lasciato libero di esprimersi, decide di realizzare il suo desiderio. Facilitata dal nome della nipote, la iscrive a scuola mentendo sul suo sesso. Ma in quella scuola c’è qualcun altro che si nasconde. Che si finge vivo quando invece non lo è più da molto tempo. Immutabile, costretto a ripetere la stessa classe anno dopo anno, spostandosi in continuazione. Per lui è facile riconoscerla, vedere in quel bambino ultimo arrivato uno spirito affine, qualcuno che mente e si nasconde come lui. Ne è così affascinato da diventare imprudente. Nessuno deve scoprire cos’è realmente, è disposto a uccidere per impedire che accada. L’ha già fatto. Ma risolvere il mistero di Andrea è più importante, anche se potrebbe condurlo alla distruzione.
Niente vampiri, né zombi. Niente superpoteri. Solo due bambini. Lei finge di esserlo, ma non lo è. Lui è condannato a restare tale per sempre, senza possibilità di crescere. Un’amicizia distruttiva, forse la nascita di qualcosa di speciale.
Il titolo è generato dai due estremi: le lacrime, che lui desidera, ma non è in grado di produrre, e i pizzi, che lei detesta. Opposti, proprio come sono i due protagonisti.